Il rossoblù vincente. Tutte le promozioni della Torres

(prima puntata)

di Andrea Sini

All’inferno e ritorno. Il percorso è sempre lo stesso, ma stavolta gli inferi sono molto più in basso e la strada per riemergere è ancora lunga. La risalita però è iniziata.

Con la vittoria nel campionato di Promozione 2008-’09 la Torres ha fissato il primo, fondamentale tassello della sua ennesima rinascita. Centosei anni di gloria e cadute, di piccole soddisfazioni e tremendi ruzzoloni. Un tronco reciso più volte per colpa di qualche cattivo amministratore e di molti pessimi dirigenti, ma mai estirpato alle radice. La promozione ottenuta dalla squadra di Roberto Ennas non è certamente la più bella nè la più prestigiosa, ma non è meno importante delle precedenti ed entra a pieno titolo nella storia della società rossoblù. In attesa della prossima.


Il primo salto di categoria della Torres è datato 1929. Il calcio, pur praticato come attività secondaria, coinvolge gli atleti della Sef sin dalla fondazione. Dal 1903 sino alla metà degli Anni venti, vengono giocate quasi esclusivamente partite amichevoli e tornei di breve durata. I rossoblù vincono tra l’altro la prima edizione dei campionati sardi di calcio.

La svolta arriva a fine Anni venti: dopo alcune buone stagioni nella Terza divisione Sardegna, la Torres viene promossa d’ufficio in Seconda divisione e nel 1930-’31 affronta il primo campionato nazionale della sua storia. Un esordio roboante: al primo tentativo i rossoblù vincono il torneo, perché vengono precedute solo da due formazioni fuori classifica: la Roma B e la Lazio B. I sassaresi vengono guidati quell’anno da due allenatori-giocatore: prima Antonio Lecis, pilastro di varie discipline della Sef, poi da Dario Gay (nella foto). L’esperto giocatore, arrivato dall’Alessandria, conduce la Torres alla promozione con 26 punti in 20 gare. E’ la prima promozione ottenuta sul campo dalla Sef, che sul petto porta il simbolo dei quattro mori, utilizzato ben prima del Cagliari. Questa la formazione tipo: Castagneto, Lecis, Rozzo, Serradimigni I, Zanni, Rosagutti, Pinna, Piras, Marongiu, Gay, Massaro.

L’anno successivo la Torres è tra le protagoniste della Prima divisione ma riesce soltanto a sfiorare quella promozione in serie B che, a quasi ottant’anni di distanza, ancora manca al club sassarese.

Seguiranno diversi anni bui e per ritrovare la Torres promossa bisogna attendere la fine della guerra. Al termine del campionato di Prima divisione Sardegna 1946-'47, la Torres di Gigetto Marongiu (grande attaccante negli anni precedenti e ora allenatore) è quarta alle spalle di Quartu, Carbonia e Cagliari. Il piazzamento vale il salto nel campionato di serie C, festeggiato all’Acquedotto con una memorabile amichevole contro la Juventus. La formazione tipo dei rossoblù comprendeva Sotgiu (Monteduro), Cuccuru, Sciascia, Arca, Aliprandi, Sanna, Alias, Sau, Serradimigni I, Mastino. Piero Mastino, sassarese doc, è il bomber della squadra con 32 reti in 29 partite. Un record strabiliante, mai superato.

Un altro momento di gloria arriva al termine del campionato di Prima divisione Sardegna 1950-’51. La poltrona di presidente è occupata da Tonino Maccari; in panchina siede Ermanno Latella, in campo vanno futuri campioni del calibro di Vanni Sanna e Umberto Serradimigni. La Torres domina un campionato difficilissimo, vinto con 44 punti e nessuna sconfitta davanti alla Tharros (che schiera il campione del mondo Colaussi) e al Tempio, fermi a quota 35. Un successo memorabile per una delle formazioni torresine più forti e amate di sempre. Tra le partite indimenticabili dell’intera storia torresina, c’è la vittoria per 3-2 sul campo della Pischinaccia di Tempio davanti a migliaia di spettatori. E’ la prima volta che la Torres riesce a vincere in casa dei fortissimi Galletti, dopo tanti anni di sfide accesissime. Si tratta anche, con tutta probabilità, della prima trasferta memorabile per i tifosi torresini, accorsi a centinaia alle pendici del Limbara. Di quella memorabile giornata parlano ancora oggi molti anziani tifosi sassaresi. Questa la super Torres del 1950-’51: Campus, Gnocchi, Maggi, Arca, Scavio, Serradimigni II, Putinati, Sanna, Tatti, Meridiani, Isoni.

Il ’58-’59 è la stagione del definitivo lancio della Torres nel calcio che conta. Dopo otto anni in quarta serie, quasi tutti ad altissimo livello, per i rossoblù è tempo di risalire la china. La formazione di Remo Galli surclassa le avversarie e vince il campionato con dieci punti di vantaggio sulla seconda. La certezza matematica arriva il 26 aprile 1959, con la vittoria per 3-1 contro le Fiamme Oro, davanti a oltre diecimila spettatori. Mattatore assoluto è il bomber Marzio Lepri, che in 31 partite la butta dentro 24 volte. La formazione tipo: Mistroni, Bisiacchi, Colusso, Morelli, Fogli, Milan, Sebastiani, Sabattini, Travison, Cadè, Lepri.

La Torres mette radici in serie C ma, nonostante i tentativi di fare il grande salto, per oltre un decennio i rossoblù non vanno oltre la terza serie. Il 1970-’71 è una stagione infausta, ma l’onta della retrocessione in serie D viene lavata immediatamente. La squadra guidata da Antonio Colomban vince il campionato 1971-’72 con 49 punti, davanti a Velletri e Latina. Nella squadra del commissario straordinario Giuseppe Olla brillano le stelle di Walter Grilli (autore di 14 gol) e di Paolo Morosi, futuro recordman di presenze in maglia rossoblù. In campo vanno Zaccheddu, Valeri, Iseppon, Marongiu, Gelli, Gavini, Caneo, Degortes, Morosi, Cadeddu, Romano.

L’ultima parte degli Anni settanta è assai meno brillante e la Torres la passa in serie D. L’anno della svolta è il 1980. Sotto la presidenza di Bastianino Vanacore e la guida tecnica del “mostro sacro” Vanni Sanna, la Torres sbaraglia la concorrenza grazie soprattutto all’apporto di una agguerritissima pattuglia di sassaresi (Palmisano e Francesco Sanna) e sardi (Demarcus, Coghene, Canessa, Farina, Brundu, Saporito). La festa per la promozione in C2 si celebra il 24 maggio 1981 in un Acquedotto stracolmo. Vanno in campo Di Pasquale, Farina, Ferrante, Rotili, Manca, Fr.Sanna, Coghene, Palmisano, Gasbarra, Demarcus, Canessa. Quest’ultimo è il bomber con 19 gol in 32 partite.

 

© Andrea Sini 2009 - Associazione Memoria Storica Torresina

Fonti e riferimenti bibliografici: - Delunas-Fontanelli: "Torres ti amo - 100 anni di calcio a Sassari". Geo Edizioni - La Nuova Sardegna, inserto "100 anni di Torres", 2003.

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